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piccola ile*.
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SPOILER (click to view)
Tratto dall’omonimo romanzo per ragazzi di Cressida Cowell. In un mondo di vichinghi e dei draghi un ragazzino vichingo che fa fatica a dimostrare il suo valore in qualità di dominatore di draghi. Nel tentativo di ucciderne uno per ottenere finalmente il rispetto dei suoi amici e di suo padre, finirà per trovare un amico inaspettato.
Qualche giudizio sul film:
Corriere della Sera: L’eterno mito dell’amicizia tra un ragazzo e un animale con un guizzo di comicità in più.
Coming Soon: Tra gli elementi più belli del film c’è l’attenzione riservata al rapporto tra padre e figlio adolescente. La scena in cui Stoych torna da una missione e scopre che il ragazzino tanto disprezzato è ora l’idolo del villaggio, è semplicemente esilarante: il gigante è imbarazzato e a disagio, ma felice di aver “parlato” col figlio da uomo a uomo. La solennità del dono dell’elmo vichingo, rito di passaggio tra generazioni, ha un contraltare ironico e irriverente nella rivelazione della provenienza del copricapo. E di questi piccoli e raffinati momenti umoristici il film è letteralmente pieno. Ma quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare, come si conviene a una pellicola che mette in gioco la nostra voglia di esplorare le isole proibite della nostra infanzia, a cavallo delle mostruose creature alate ingiustamente calunniate dagli adulti.
Movieplayer: Il nuovo film della Dreamworks Animation è un’avvincente avventura in 3D che narra con grande vivacità e senza inutili didascalie la storia di un’amicizia speciale, quella tra un giovane vichingo magrolino che suo malgrado si ritroverà ad addestrare un cucciolo di drago e a diventarne il migliore amico.
CineBlog: In compenso l’ultimo film di casa Dreamworks riesce a brillare nonostante, sulla carta, possa sembrare nato da un’idea scontata. La banalità della storia si limita alla sinossi raccontabile in tre righe, l’intreccio che si viene a creare invece è ricco di invenzioni e di sottotrame che inspessiscono un plot abbastanza esile e contribuiscono a dare un ritmo altissimo a tutto il suo svolgimento. Cento minuti si bevono in un soffio, tra momenti di grande ilarità e azione frenetica, supportata da un’ottima animazione in 3D. Ilcharacter design gioca a rielaborare il look che il mondo fantasy ha attribuito alle popolazioni nordiche, fisici possenti, lunghe barbe, elmi cornuti e asce a due lame, mantenendo però un profondo taglio cartoonesco. Una scelta azzeccata.
Film-Review: La storia è volutamente pedagogica, la trama è volutamente semplice, il percorso di amicizia e formazione attraversa i passaggi topici del genere senza uscire mai dalla strada principale, i draghi sembrano grandi gattoni e non ci sono particolari sottotesti. Ma per un bambino tutto questo funziona: il rapporto conflittuale con il genitore, il tentativo di abbattere un pregiudizio cambiando il punto di vista imperante e osando contravvenire a un ordine, la valorizzazione del diverso, la vittoria dell’intelligenza sulla forza, il messaggio di pace contro la guerra. L’animazione 3D è bella e semplice, nel senso che punta soprattutto a dare profondità all’ambiente e rinuncia a effetti particolarmente elaborati. La sceneggiatura scorre, il montaggio è ritmato e avvince, le gag sono spassose. Per chi ha figli, o per chi ama i film dei figli, può essere un’esperienza piacevole e divertente.
Il mio commento:
Bellissimo e divertente....l'ho amato *-*. -
pinky76.
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ho finito di vederlo poco fa è molto bello mi sono commossa nel finale, troppo carino il drago sdentato e soprattutto significativo il messaggio . -
piccola ile*.
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Shiiiiiiiii, lo voglio rivedere *_* . -
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Quanto mi piace questa triologia (ogni volta che la fanno in tv la rivedo con piacere) e quanto amo Sdentato . -
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Mi sono piaciuti i film, soprattutto i draghi, carinissimi . -
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Trilogia da vedere, poi la crescita dei personaggi è molto interessante .